La scuola di democrazia di AltraMente

La comprensione dei meccanismi e delle logiche che sottendono le dinamiche socio-politiche-culturali è fondamentale per inserirsi in maniera attiva e consapevole nella società e nel tessuto territoriale in cui si vive.

La scuola di politica e democrazia di AltraMente ha come obiettivo di far acquisire gli elementi di fondo per comprendere la dimensione socio-politica dei nostri tempi.

Una lente critica sui fatti che contribuisca a creare  consapevolezza  e nuova coscienza propositiva capace di attivare donne e uomini  per un inserimento a pieno titolo nella  comunità cittadina e del Paese e incoraggiare all’impegno attivo nella vita sociale e politica del  nostro contesto urbano, considerato anche quanto dispone l’art.118 della Costituzione. L’obiettivo è trasmettere e far acquisire una consapevolezza matura  intesa come cassetta degli attrezzi più che come sommatoria di saperi parziali.

Ci rivolgiamo a S.PO.T. Scuola Popolare di Tor Pignattara proponendo a maggio e giugno due incontri di presentazione per poi proseguire nel secondo semestre con un corso/percorso strutturato in 8 incontri di due/tre ore ciascuno.

Le persone che animano pratiche sociali, o anche lotte di territorio chiedono anche che siano riconosciute le loro capacità e che questa vengano messe a disposizione della comunità per contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi di interesse generale. Ciò richiede condivisione degli obiettivi, dialogo e confronto multiculturale, padronanza nell’utilizzare gli strumenti della partecipazione, saperi appresi dalle pratiche di gestione responsabile del proprio tessuto civico, visione strategica socio-politica della vita e della società  su scala locale/globale.

La nostra “scuola” prevede incontri di educazione alla cittadinanza e alla democrazia.

Si tratta di lezioni che hanno come focus i diritti e i doveri dei cittadini, l’esercizio della democrazia partecipativa e l’idea di intercultura, il tutto con un forte riferimento al contesto europeo.

Il percorso formativo proposto si sviluppa su lezioni frontali basate sulla metodologia laboratoriale e caratterizzate da pratiche di scambio paritario tra i soggetti coinvolti, siano essi relatori o corsisti. Il percorso di apprendimento  prevede una forte capacità di coinvolgere ogni partecipante, non solo nello studio e nell’approfondimento dei contenuti del corso, ma anche nel rapporto diretto con i relatori e gli altri partecipanti alle lezioni. Riteniamo che suscitare emozioni faciliti l’apprendimento.

Informazioni

Chi può partecipare: Il corso è aperto a tutti (senza limiti di età).

LA PARTECIPAZIONE AI DUE WORKSHOP È GRATUITA.

Temine iscrizioni: 10 Maggio 2015.

Dove si svolge: presso la sede del Comitato di Quartiere Tor Pignattara in Via Policastro 24.

Iscrizione on line

Iscriviti subito compilando questo MODULO on line.

Programma

13 maggio: L’Europa siamo noi? – Ore 18.30

Discussant: Roberto Musacchio. Direttivo di AltraMente. Esperto in tematiche europee, già Parlamentare europeo.
Conduce: Patrizia Sentinelli, Presidente AltraMente.

Si presenterà ai partecipanti il tema europeo. L’Europa è uno spazio politico più che geografico. Per riconoscersi europei occorrono procedure democratiche che sostanziano valori e culture diverse e meticcie. Attraverso la presentazione del percorso di costruzione dell’Europa reale dal sogno di Spinelli alla Troika, i corsisti saranno chiamati a confrontarsi sulla identità e sul carattere del modello europeo per acquisire le conoscenze fondamentali di Carte, Trattati e Risoluzioni delle Istituzioni europee,  ma  anche dei conflitti sociali agiti da moltitudini di soggetti per essere riconosciuti cittadini di un’Europa dei diritti e delle libertà

5 giugno: Conflitti una mappa per navigare nelle relazioni – Ore 18.45

Discussant: Roberto Latella, Presidente Ass. Il Laboratorio. Sociologo, formatore sociale.
Conduce: Patrizia Sentinelli, Presidente AltraMente.

Ognuno e ognuna di noi tutti i giorni vive innumerevoli conflitti sia di tipo personale che professionale;  alcuni di questi conflitti lasciano un segno profondo.
La  tendenza generale e’ di sfuggire i conflitti, di trovare soluzioni o , in casi estremi, risolverli con la violenza.

Nell’incontro si vuole offrire l’occasione per:

  • condividere un significato di conflitto che permetta di andare oltre il disagio (rabbia, insofferenza, attacco, eccetera);
  • proporre l’approccio so stare nel conflitto;
  • riscoprire i conflitti come occasioni di apprendimento;
  • allenare le competenze conflittuali misurando l’efficacia delle diverse strategie di risposta ai conflitti.