Venerdì 13 Luglio 2012 08:45 |
È un’iniziativa semplice: cartoline e locandine che indicano consigli di lettura da distribuire nelle librerie di tutte le città, nelle scuole, nelle biblioteche; si tratta di venti titoli di libri (o, in qualche caso, serie e collane) che possono leggere bambine e ragazze dai sei anni in su. Perché? Perché leggere significa conoscenza del mondo, ma anche alimentare il proprio immaginario.
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Lunedì 24 Ottobre 2011 11:05 |
Le fiabe di AltraMente:
Il sogno di Fiocco di neve - Patrizia Sentinelli
La storia di Luna - Patrizia Sentinelli
Fuori dal tempo e dallo spazio - Patrizia Sentinelli
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A tutt* gli altramentin* di Patrizia Sentinelli
Letture suggerite
Se vi piace l’idea che vi lancio, aiutatemi a metterla in atto. Io adoro leggere: narrativa, in particolare. Tutta ,da quella italiana a quella straniera, contemporanea prevalentemente, ma se il libro merita….mbè diciamo che mi immergo nella lettura indipendentemente dal periodo in cui è stato scritto. Poi se il libro mi viene segnalato da un’amica o amico cui voglio bene , raggiungo il massimo di felicità. Mi piace condivedere emozioni e allora mi affido al consiglio. Perciò ho pensato di usare lo spazio di altramentini news dove pubblicare libri da leggere, da sfogliare, da rileggere. Vale anche per i saggi.
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Lunedì 19 Aprile 2010 10:40 |
 Il titolo spiega già molto: "Contro le patrie". E Fernando Savater è altrettanto esplicito nella introduzione a questo volume, una raccolta di brevi saggi: "Le pagine che seguono studiano da diverse angolature la condizione (Sociale, politica, psicologia, simbolica...) delle identità collettive e la loro relazione con il perpetuarsi e il legittimarsi della violenza. Non si tratta di un'indagine erudita, impeccabilmente scientifica, né naturalmente in alcun modo neutrale. Il mio proposito è di combattere certe idee consolidate che considero letali, e di propugnare altri approcci o anche solo avanzare alcuni dubbi che mi paiono molto salutari. (...) Da una parte risulta perfettamente evidente l'esigenza di appoggiare i gruppi minoritari, gli emarginati, gli esclusi, chiunque resista alla omogeneizzazione coattiva dell'astrazione statale per sesso, lingua, tradizioni nazionali non rispettate, costumi, colore della pelle, facoltà psichiche, e altro ancora... in una parola, tutti quelli che rappresentano la differenza socialmente e politicamente rivendicata, opponendosi in questa maniera al Tutto vorace e unanime. D'altra parte, ciascuno di questi gruppi o minoranze, identificandosi come tale, adotta immediatamente tutte le rigidità belliche di autoglorificazione e di denigrazione polemica del contrario o del diverso, riproducendo così in miniatura la totalizzazione statale. Da un lato la differenza è schiacciata dalla coazione; dall'altro, diventa una fonte di violenza irrazionale che finisce per riaffermare la struttura militare dello stato".
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